«Este tiempo en la REPAM es el inicio de nuevos caminos oblatos como misionero» – Perú
Recientemente en la ciudad de Quito – Ecuador tuve la grata experiencia de realizar la práctica profesional periodística en la Red Eclesial Pan Amazónica – REPAM. Esta red es una iniciativa que nació en setiembre del 2014 en Brasilia con el fin de articular todo el trabajo de la Iglesia en los países que componen la Amazonía. De lo que trata esta red es de responder a los grandes desafíos que tiene la Iglesia Católica presente en estas tierras de América Latina. Esta red nace como una respuesta a la búsqueda que la Iglesia viene desarrollando en la tarea evangelizadora en medio de los pueblos que habitan esta vasta región del mundo.
Con la encíclica Laudato si, la REPAM ha encontrado la motivación suficiente para articular el trabajo misionero de la Iglesia en temas como: promoción de los derechos humanos, alternativas de desarrollo, comunicación, investigación, etc. Es una iniciativa eclesial que nace en el Amazonas para proteger la creación y a quienes la habitan.
Gracias al Cardenal Pedro Barreto, SJ quien orientando mis inquietudes me animó a realizar mis prácticas en el Eje de Comunicaciones de la REPAM, he podido adentrarme más en la tarea que tiene todo el equipo de profesionales laicos y misioneros de la REPAM en vistas al próximo Sínodo Especial de Obispos para la Amazonía que fue convocado el 15 de octubre de 2017, por el Papa Francisco. Un Sínodo, programado para Octubre de 2019 en Roma, que busca nuevos caminos para la Iglesia y para una ecología integral.
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| Visitando al P. José Miguel Goldáraz (misionero capuchino con casi 50 años en la Amazonía) Coca – Francisco de Orellana – río Napo - Ecuador |
Entrevista a P. José Miguel Goldáraz – Acompañar a los pueblos indígenas
Junto a Daniela Andrade, responsable del Eje de Comunicaciones de la REPAM, me uní a los esfuerzos y trabajos en vistas a la Campaña Internacional para Amazonizar la Iglesia, generando contenidos comunicacionales, trabajando mensajes que generen conciencia y comprensión de los contenidos del documento preparatorio para el Sínodo Pan Amazónico del 2019, asimismo, trabajando estrategias para la planificación y planteamientos que se están trabajando en las Asambleas Territoriales como parte de este proceso pre sinodal, donde participan Obispos, sacerdotes, misioneros, religiosas, laicos, pueblos indígenas, organizaciones civiles e instituciones preocupadas por la situación de toda la pan Amazonía.
Recorrer los Vicariatos Apostólicos de Puyo, Tena, Napo, Méndez, Zamora, Aguarico y Sucumbíos en la Amazonía ecuatoriana, haciendo entrevistas, reportajes, como intercambiando experiencias formativas, tanto a los agentes de la pastoral de la comunicación como a la población que vive en tierras amazónicas, me han permitido comprometerme más en esta tarea que el Papa Francisco ha pedido a la Iglesia al convocar el Sínodo Pan Amazónico del 2019: «la finalidad de este encuentro será individuar nuevos caminos para la evangelización de esa porción del Pueblo de Dios, especialmente de los indígenas, a menudo olvidados y sin perspectivas de un porvenir sereno, también a causa de la crisis de la Selva Amazónica, pulmón de capital importancia de nuestro planeta».
Sin duda, este tiempo en la REPAM es el inicio de NUEVOS CAMINOS oblatos como misionero. (Roberto Carrasco, OMI)
Stage giornalistico nella REPAM
“Questo tempo nella REPAM è l’inizio di NUOVI CAMMINI oblati come missionario”
Tra luglio ed agosto del 2018 nella città di Quito/Ecuador ho avuto la bella esperienza di fare uno stage (“internship”) giornalistico presso la “Rete Ecclesiale Pan amazzonica – REPAM”. Questa rete è un organismo costituito nel settembre del 2014 a Brasilia con l’obiettivo di collegare il lavoro che Chiesa sta facendo in tutti i Paesi che compongono l’Amazzonia. Si tratta di rispondere alle grandi sfide che ha la Chiesa cattolica presente in queste terre dell’America Latina. Questa rete nasce come una risposta alla ricerca che la Chiesa sta attuando nella evangelizzazione tra i popoli che abitano questa immensa regione del mondo.
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| Vari momenti vissuti con la REPAM - visita alla COICA a Quito |
Nella Lettera Enciclica Laudato si’, la REPAM ha trovato una sufficiente motivazione per articolare il lavoro missionario della Chiesa in temi come: promozione dei diritti umani, alternative di sviluppo, comunicazione, ricerca, etc. È una iniziativa ecclesiale nata nell’Amazzonia per proteggere il creato e coloro che lo abitano. «La REPAM – afferma il cardinale Peter Turkson, Prefetto del dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede – è concepita per farsi uno strumento che serve in diversi gamme, come la giustizia, la legalità, la promozione e tutela dei diritti umani, la cooperazione tra Chiesa ed istituzioni pubbliche in diversi livelli, la prevenzione dei conflitti, lo studio e diffusione dell’informazione, lo sviluppo economico inclusivo ed equo, l’utilizzo responsabile e solidale delle risorse naturali, nel rispetto della Creazione, la preservazione delle culture e dei modi di vita tradizionale dei vari popoli».
Grazie al cardinale Pedro Barreto SJ che, orientando le mie preoccupazioni mi incoraggiò a fare la mia pratica professionale nell’area delle comunicazioni della REPAM, ho potuto inserirmi maggiormente nel compito che ha tutto il gruppo di professionisti, laici e missionari, della REPAM fino alla prossima Assemblea speciale dei Vescovi per la Amazzonia, convocata il 15 ottobre 2017 da Papa Francesco e che avrà luogo nell’ottobre del prossimo 2019. Un Sinodo che cerca nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale.
Insieme a Daniela Andrade, responsabile dell’area delle comunicazione della REPAM, mi sono unito agli sforzi e lavori in vista della campagna internazionale per “Amazzonizare” la Chiesa, sviluppando dei contenuti di comunicazione, preparando messaggi che spingano alla consapevolezza e alla comprensione dei temi del documento preparatorio per il sinodo pan amazzonico del 2019. Si sono anche enucleate delle strategie per pianificazione e impostazioni che si elaborano in ogni Assemblea territoriale come parte di questo processo pre-sinodale; in queste assemblee vi è la partecipazione di vescovi, sacerdoti, missionari, suore, laici, popoli indigeni, organizzazioni civili ed istituzioni che si preoccupano della situazione di tutta la pan Amazzonia.
Percorrere i vicariati apostolici di Puyo, Tena, Napo, Méndez, Zamora, Aguarico e Sucumbíos nell’Amazzonia ecuadoriana, facendo interviste, reportage e cronache, scambiando esperienze formative, sia con operatori di pastorale della comunicazione sia con la popolazione che abita in terre amazzoniche, mi ha permesso di impegnarmi di più nel compito che Papa Francesco ha chiesto alla Chiesa nel giorno in cui ha convocato l’Assemblea speciale dei Vescovi per la Amazzonia del 2019: «Scopo principale di questa convocazione è individuare nuove strade per l’evangelizzazione di quella porzione del Popolo di Dio, specialmente degli indigeni, spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di capitale importanza per il nostro pianeta».
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| donna nativa kichwa – leader |
Senza dubbio, per me come missionario, questo tempo trascorso alla REPAM è l’inizio di NUOVI CAMMINI per gli Oblati.
di Roberto Carrasco, OMI
Roma, 29 settembre 2018





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